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Regjistruar: 16/11/2003
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Roberto Benigni
L'INTERVENTO DI BENIGNI A SANREMO
Grazie, sono qua proprio per un atto damore. Chiedo scusa se comincio con
questa parola, enorme ma grossa grossa, perché i comici sono zuppi damore,
non si chiede a comici di essere anche saggi, perché quando sč innamorati
sč mezzi scemi. Innamorati e saggi č concesso solo a Dio. E allora si
sbaglia proprio per amore. Bisogna proteggerli i comici, perché sono come
santi, sono un regalo del Cielo. Scusate questo spot per la categoria a cui
sogno di appartenere. I comici sono una cosa bellissima, loro infrangono le
regole, fanno quello che gli pare, sono viziati come dei bambini, ricchi d
amore, non gli importa nulla, si farebbero ammazzare per quello che amano.
Contrabbandieri senza licenza, hanno il potere di far piangere e ridere: il
potere pił grosso del mondo. Bisogna baciarli, volergli bene perché č un
fatto damore(...). Non li si puņ imprigionare. Non cč verso di tenerli
boni. Limportante č che č proprio un fatto damore. Perché quando si ama si
sente. Mi farei ammazzare quando uno dice una cosa diversa dalla mia, perché
io lo amo, lo amo.
«SCUSI SIGNORA RICCIARELLI» - Questo Festival ... a parte mi sembra sia
diventata una cosa hard core , veramente pornografica qua: il prossimo anno
la regia la fa Tinto Brass. Č un festival tutti ignudi. Largomento del
Festival č diventato il tuo pisello ( rivolgendosi a Baudo )... I capelli di
Baudo e il suo pisello sono gli argomenti principe del Festival. Una volta
solo io ero adibito a mettere le mani in quella zona. E la signora
Ricciarelli, che me ne scuso naturalmente, vero... ma io credo di essere
stato prima della signora Ricciarelli. Io sono il primo che ha osato, ve lo
giuro e ne sapevo tutte le qualitą. Ora ho sentito la Ferilli che ha
raccontato che cosģ č, Fiorello... il passaggio a livello... Ora, siccome io
sono stato il primo, vorrei vedere come sta la situazione. Voglio brevi manu
... Ma... ma... fermi... fermi... questo č uno scoop micidiale, uno
scandalo: i capelli sono veri, č il pisello che č finto. Č finto... i
capelli son veri... ma ho sentito tutta una cosa spaparanzata... comč
cambiato signora Ricciarelli, ma io dico, proprio una cosa puntuta, un
carciofaccio. Sembravano du ova... cha lovo di Ferrara. Lha nascosto lģ.
Eri daccordo con Ferrara. Da lģ mi tiravi le ova. Ma io dico... Ferrara non
cč, se no lavrei visto. Ho sentito quando ha chiesto 50 biglietti al
signor Saccą. Tutti pensavano per i suoi amici ma li aveva chiesti solo per
sé. Io non ho mai avuto paura perché ha detto «Tiro la verdura e lova a
Benigni. Vengo da Roma». Tanto sapevo che li mangiava prima di arrivare.
Parto da Roma, arrivo a Orte: aveva gią mangiato tutto. Se arrivava a Orte,
grasso che cola, come dice Ferrara quando suda. Ora io dico... per caritą...
poi ha scelto male, se fa il tiro a segno io a lui lo piglio di sicuro, č
lui che non... Č che io gli voglio bene, per caritą.
«SE I POLITICI FANNO I COMICI...» - Ma insomma questo pisellaccio... Senti
un po come ce lavrą i politici... per esempio quel politico... quello lģ
che fa le corna, che racconta le barzellette... no Pippo Franco... quell
altro... se i politici fanno i comici e i comici fanno i politici siamo
rovinati... Silvio Berlusconi (...) pensa, secondo me non cha nulla, ha
tutto un falso in bilancio, rogatorie, tutti dei paccacci di roba laggił...
tutti avvisi, mandati di comparizione, tutta una situazione di roba... Di
Pietro: Di Pietro veramente non caveva niente perché lui non si occupa di
queste cose, Di Pietro. Di Pietro era convinto di non avere niente, finché
un giorno si č spogliato e ha visto questa cosa enorme: ma questo che c
azzecca. Č lģ che č venuta fuori la frase... Fassino: Fassino pure... fine:
una tagliatellina fine fine fine, ma proprio una tagliatellina. Ferrara:
pensa Ferrara come ce lha, il problema č trovarselo. Perché proprio non se
lč mai visto, gira rigira... eppure ce lo dovrei avere. Ferrara č una cosa
spettacolare... ora io dico, qui veramente č diventato uno spettacolo hard
core ... Ora cč il nuovo assetto della Rai: Gasparri alle
Telecomunicazioni, Baldassarre alla presidenza, ma Melchiorre: il terzo re
magio lo vogliamo trovare o no? Per sistemare cercano Melchiorre. Vogliono
fare tutte cose di qualitą, quindi tu Baudo sei spacciato, rovinato. Tutti,
Vespa, Santori, Costanzi, Biagi... Biagi lo voglian rovinare, gli lasciano
la spazzatura, lo vogliono umiliare: lanno prossimo gli fanno presentare
Sanremo...
«RAGAZZE, LETIZIA DEL MONDO» - Io volevo vedere le due ragazze... mi
spetterą anche a me una cosina con loro... Oh mamma mia... ( va verso la
Arcuri ) Signorina un momento sotto, uno solo esco subito, un secondo ( le
alza labito lungo ) ( Verso la Belvedere ) un secondo... quanto son diverse
da te ( rivolto a Baudo ). Lha cč proprio lAleph, da dove si vede tutto
il mondo, questa guarda come ride ( la Belvedere ): proprio la letizia del
mondo nei loro occhi... ho una voglia di saltargli addosso. Faccio mio il
grido di Borrelli: resistere, resistere, resistere! Non ce la faccio, ma che
bellezza (...) siete un mistero senza fine, bello (...); E una cosa proprio
damore... Vedi: Fede, Fede ama Berlusconi. Emilio Fede lo amo anchio. Lui
ama Berlusconi proprio da morire, lui lo ama non in maniera platonica,
proprio lo tromberebbe. Non voglio fare battute su Emilio Fede, č come
sparare sulla Croce Rossa, poverino. No a me mi piace, mi č simpatico.
Perché lui ama e quando si ama, a me la gente mi č simpatica. Scusate i
termini che ogni tanto mi escono, siamo anche abituati dalla politica... ho
visto Sgarbi con le Iene ... le Iene che spettacolo... «culattoni,
culattoni, vaffan culo, vaffa n culo, ma che cazzo, chiamo
Confalonieri»... tutte ste parolacce... ora io dico: quello,
sottosegretario alla Cultura. Ora io, vedi, che ho fatto la sfilza con
Raffaella Carrą, maspettavo mi dessero almeno il ministero della Pubblica
Istruzione...
«TU, IMMAGINA, ARRIVA DIO» - Ma dico: se tornasse il Nostro Signore come ci
giudicherebbe? Tu immagina, arriva Dio improvvisamente e trova la Terra cosģ
un casino, un inferno, guerre di qua guerre di lą, e chi si fa male, la
foresta bruciata, il buco nellozono... Oh mamma, Pietro guarda laggił, oh
mamma che casino le guerre... tutte a nome mio poi, che sono lo stesso
dappertutto, guarda che casino, quante trasfigurazioni genetiche... E quello
che č, il mandarancio? Quello mica lho fatto io. Hanno fatto fare lamore a
un mandarino con larancio č venuto fuori il mandarancio. Quello che č, il
cane lupo? Ha fatto lamore un cane con un lupo ed č venuto il cane lupo. E
quello che č: la zanzara tigre. Veramente č una zanzara?... E quello che č?
Quellincrocio stranissimo...? No, quella č una persona. Chi? Giuliano
Ferrara. Sģ, Giuliano Ferrara, sia pure con un mazzo di verdure in mano. Sta
andando a Sanremo...
«TUTTI SULLA COLLINA» - Pensi: Giudizio universale... perché si
arrabbierebbe. Tutti di qua: gli arabi, i palestinesi, i faraoni, i cinesi
che non centrano sulla collina... Cinesi tutti di lą, non ci si entrano,
madonna quanti ce nč... vi sistemo dopo... aspettate un momentino voi di lą
... voi di qua... politici, tutti di lą: sarete sottoposti al giudizio mio e
di Pietro. Berlusconi: Di Pietro anche qua... č una tortura proprio... Sģ,
andrete nelle fiamme dellInferno e quelli pił cattivi sotto, divorati dalle
Iene. «Culattoni, ora chiamo Confalonieri»: Sgarbi appena sente nominare le
Iene... č una cosa tremenda. E uno dice: «Silvio, Silvio». «Chi č che mi
chiama Silvio?». Č Emilio Fede. E lui: «No, io mi chiamo Dio, no Silvio». Lo
vede proprio come Dio, no? Tutti sti cinesi li sistemo dopo... dovč
Fassino... vallo a trova Fassino: č come cerca un ago in un pagliaio,
capirai. Perché č il contro-Ferrara: a destra cč Ferrara a sinistra cč
Fassino per far vedere la differenza... Spostatevi... dividetevi: quelli che
avevano il conflitto di interesse e non lhanno risolto di lą, quelli che l
hanno risolto di qua. Berlusconi dove va? Vada dalla parte bona! Oh mamma:
che č quel girotondo di bambini? No, č Nanni Moretti che sta facendo il
girotondo. No, č un grande regista: ha fatto «La stanza del figlio» che non
č piaciuto a Ferrara perché voleva un film su di sé: «La stanza del Foglio».
Via, spostatevi... quelli che hanno detto che aumentavano le pensioni e non
le hanno aumentate di lą, quelle che lhanno aumentate di qua:
Berlusconiii... Silvio... si fa per scherzo. Guarda che lavoro... guarda
quelli che corrono dietro a quellaltro: sono tutti quelli licenziati che
inseguono Maroni, sono quelli dellarticolo 18, č un complesso musicale.
Fermateli o lammazzano. Baudo tiri fuori il suo passaggio a livello... Chi
č que cannibali che girano intorno a quella persona? Chi č lģ in mezzo?
Giuliano Ferrara. Eh... lo so che č un bel bocconcino ma non si puņ. Ferrara
se ne vada da lģ, se no la mangiano. Se nč andato? I cinesi: tutti al posto
di Ferrara, centrano anche i giapponesi.
«QUANDO SI AMA SI PUO PECCARE» - Ora che siete qua tutti insieme volevo
fare una fotografia: chi č quello che fa le corna? Berlusconi, la smetta...
Vi ho dato tanti insegnamenti, dice Dio, ma ce nč uno che li racchiude
tutti ed č quello di santAgostino: ama e fai ciņ che vuoi. Quando si ama si
puņ peccare, si puņ saltare addosso, guardate qua ( verso la Belvedere ),
alle delizie del mondo che quando sorridono si improfuma laria di viole
intorno a noi. Guardate qua: č una quiete accesa, una salute lucente. Queste
non sono donne, sono il ministero della Sanitą. E una cosa duna bellezza.
Quando si ama si puņ fare quello che ci pare perché lamore č la mano di Dio
sulla spalla delluomo. Quando amano, anche i cani abbaiano in rima. E non
si deve amare un po cosģ e un po cosą, ma continuamente: lamore che s
accende e si spenge, si fulmina. Bisogna amare con grandezza. Lamore che
vivacchia, che tira a campare, more. Lamore č il Nettuno del sangue. E
quando non si sa finir la frase, quello vuol dire che si ama. Lamore č l
unica limitazione della libertą che ci rende pił liberi. E una cosa
maravigliosa, proprio con la A. E allora io, proprio per dedicarvi questo,
lo ripeto, vi vorrei dedicare i versi pił hard in questa sede di Sanremo,
dove ormai sč parlato damore e scritti da una persona vivente, un pover
omo, insuperati, di una scandalosa bellezza dedicati alla donna per
eccellenza che č la Madonna, Maria Vergine. Versi scritti nel 1300,
insuperati. Durano poco poco e fanno cosģ: «Vergine madre, figlia del tuo
figlio, umile e alta pił che creatura, termine fisso deterno consiglio, tu
sei colei che lumana natura nobilitasti... ( i versi del XXXIII Canto del
Paradiso di Dante proseguono fino alla settima terzina ).
Č un omaggio alla donna... (ovazione) No, no, che mi viene... se vi potessi
far vedere il mi cuore, il mi corpo č in tumulto... ve lo farei vedere che
batte forte, ve lo tirerei in faccia questo affetto centuplicato per mille
perché vi voglio un bene che travalica le montagne, dovunque vada... E per
finire, perché lamore per la persona amata č il pił grande di tutti,
persino pił di quello di quando siamo nati, che se i nostri genitori ci
hanno fatto scendere dal cielo alla terra, lamore per la persona amata ci
riporta dalla terra al cielo. Coltiviamo lamore per la persona amata. E
volevo concludere con questa canzone scritta insieme a Cerami e musicata dal
maestro Nicola Piovani che si intitola(...) «Quanto tho amato»: «Se tu mi
avessi chiesto come stai, se tu mi avessi chiesto dove andiamo, ti avrei
risposto...» (La canzone segue)
«BUON LAVORO PRESIDENTE» - Grazie. Grazie ancora per questo amore... e un
augurio ai tre presidenti: al presidente neo eletto Baldassarre che ha avuto
belle parole per me e belle parole per come farą funzionare tutto lassetto
televisivo; al presidente Ciampi e alla Signora che devono stare lģ a far sģ
che funzioni giustizia e bellezza e al presidente Silvio Berlusconi con l
augurio che ognuno di noi quando va a letto, lui agisca in modo da farci
sentire orgogliosi di essere italiani. Buon lavoro presidente! Buon lavoro!
Grazie, non me lo scorderņ mai fin che campo.
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il primitivismo e la non cultura sono forme eterne!! CHI CREO LE DONNE??!!DIO E STATO UN GENIO
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