NS-6
Mnemonic
Regjistruar: 16/01/2005
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CERVELLO, RISOLTO IL MISTERO DEL DEJA'-VU
CERVELLO, RISOLTO IL MISTERO DEL DEJA'-VU
Cod. A08062007
ROMA - Quante volte, pur trovandoci in una situazione del tutto nuova, ci siamo detti: 'io questa scena l'ho gią vissutą? Non ne siano delusi i sognatori, ma il misterioso deją-vu sembra essere solo un 'qui pro quo' del cervello che, pur scoperto essere abilissimo e dotato di una memoria ad hoc per distinguere posti diversi in base a piccoli dettagli, a volte fa confusione e scambia un luogo o una situazione nuovi per altri gią vissuti. Quella che sembra essere la decifrazione del mistero del deją-vu arriva con la scoperta, da parte dell'equipe del premio Nobel per la Medicina 1987 Susumu Tonegawa del Massachusetts Institute of Technology a Boston, del meccanismo di memorizzazione e distinzione di luoghi simili ma con piccole differenze, meccanismo che ha sede nell'ippocampo, il regno dei ricordi. In base alla loro scoperta, pubblicata oggi sulla rivista Science, gli scienziati ipotizzano che il deją-vu si verifica quando questo meccanismo si inceppa. Defalliance di tale sistema di memoria potrebbe anche essere alla base di molte situazioni di confusione frequenti soprattutto tra gli anziani. Quindi la scoperta puņ avere ricadute sullo studio e la cura di problemi di memoria.
Il deją-vu sembra quasi un'esperienza onirica che scaturisce dal profondo e pervade i nostri sensi all'improvviso, sorprendendoci e lasciandoci incapaci di capire se stiamo vivendo una scena gią vissuta, o un sogno o nulla di tutto ciņ. Luoghi, esperienze, incontri, puņ succedere a un certo punto di trovarci catapultati in un 'feed back' immaginario; ma é solo un'illusione della mente perché nulla di quello che stiamo vivendo in realtą č gią accaduto, né tanto meno lo abbiamo sognato. Se il deją-vu č un mistero di cui tutti facciamo esperienza nella vita, ci sono anche coloro che soffrono di veri e propri deją-vu cronici, un vero problema di memoria dai contorni ancora enigmatici. Gli esperti Usa pensano che alla base del deją-vu ci sia un meccanismo mnemonico precisamente predisposto a farci distinguere luoghi e situazioni simili ma non identiche tra loro. Gli esperti hanno scoperto l'esistenza di questo meccanismo: in una regione dell'ippocampo (il giro dentato) si crea quasi una sorta di 'stampa fotografica' di ogni luogo visitato, utile per riconoscere 'al volo' differenze tra luoghi simili e sapere subito dove ci troviamo. Inoltre gli scienziati hanno visto che, spegnendo un gene importante per la memoria nei neuroni del giro dentato di topolini, questi perdono la capacitą di distinguere due gabbie molto simili tra loro ma non identiche. L'ipotesi ventilata dagli scienziati č che se il meccanismo mnemonico scoperto 'entra in confusione', si avverte la sensazione di essere gią stati in un luogo in realtą per noi nuovo e quindi il deją-vu. In pratica, spiega Tonegawa, l'ippocampo crea delle mappe mentali di nuovi luoghi ed esperienze e le archivia per usi futuri, le tante immagini schedate sono ad alta definizione, riprendendo il posto in ogni dettaglio in modo da non confonderci: ma se due immagini sono molto simili tra loro la memoria puņ fare confusione e allora ecco incalzare il deją-vu.
La scoperta č importante, conclude Tonegawa, perché svela sofisticati meccanismi mnemonici e finalmente sembra risolvere un annoso dibattito su come il cervello sia capace di distinguere luoghi ed esperienze molto simili tra loro, portando un prezioso contributo agli studi sui disturbi di memoria.
2007-06-08 14:12
(Ansa)
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